top of page
Cerca
  • Immagine del redattoreSimone Ferrari D.O.

𝑺𝑪𝑶𝑳𝑰𝑶𝑺𝑰

Nella foto puoi osservare un caso di 𝑺𝑪𝑶𝑳𝑰𝑶𝑺𝑰 toracica severa.

Come si nota vi è proprio una 𝙙𝙚𝙫𝙞𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙡𝙖𝙩𝙚𝙧𝙖𝙡𝙚 𝙞𝙢𝙥𝙤𝙧𝙩𝙖𝙣𝙩𝙚 𝙘𝙤𝙣 𝙖𝙣𝙣𝙚𝙨𝙨𝙖 𝙧𝙤𝙩𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙙𝙚𝙞 𝙘𝙤𝙧𝙥𝙞 𝙫𝙚𝙧𝙩𝙚𝙗𝙧𝙖𝙡𝙞.


Non tutti i casi per fortuna presentano una malformazione così importante.


𝙌𝙐𝘼𝙇𝙄 𝙎𝙊𝙉𝙊 𝙇𝙀 𝘾𝘼𝙐𝙎𝙀 𝘿𝙀𝙇𝙇𝘼 𝙎𝘾𝙊𝙇𝙄𝙊𝙎𝙄


Non sono ancora ben note, ma sembra esserci una componente ereditaria. Può essere dovuta a condizioni neuromuscolari, malattie genetiche, malformazioni congenite della colonna vertebrale e posture errate mantenute per anni che possono passare da un atteggiamento scoliotico (reversibile) ad una scoliosi (irreversibile dopo la fine dell’accrescimento).


𝙌𝙐𝘼𝙇𝙄 𝙎𝙊𝙉𝙊 𝙄 𝙎𝙄𝙉𝙏𝙊𝙈𝙄 𝘿𝙀𝙇𝙇𝘼 𝙎𝘾𝙊𝙇𝙄𝙊𝙎𝙄


- spalle non allineate - scapole non allineate e di prominenza differente - fianchi irregolari - un emi-bacino più alto/basso dell’altro - un arto inferiore più lungo/corto dell’altro - difficoltà respiratorie (in casi severi) - problemi cardiaci (in casi severi)


𝘾𝙊𝙈𝙀 𝙎𝙄 𝙋𝙍𝙀𝙑𝙄𝙀𝙉𝙀 𝙇𝘼 𝙎𝘾𝙊𝙇𝙄𝙊𝙎𝙄


Avendo una causa spesso non ben definibile è difficile prevenirne l’insorgenza. L’assunzione di posture scorrette o il trasforto di pesi (molto comune tra i bambini sul come stanno seduti a scuola e il peso dello zaino che portano ogni giorno) sono sicuramente tra i fattori da tener d’occhio, anche se gli studi dimostrano non essere la causa principale.


𝙏𝙍𝘼𝙏𝙏𝘼𝙈𝙀𝙉𝙏𝙊


Dopo che il paziente ha eseguito rx e valutazione medico-fisiatrica per diagnosticarne il caso, verrà stilato un iter terapeutico:

- I soggetti con una scoliosi lieve (tra i 10°/20°) saranno indirizzati a seguire un programma di esercizi fisici terapeutici specifici. - I soggetti con una scoliosi moderata (tra i 20°/35°/40°), in etá pre-puberale, necessitano di un busto correttivo ortopedico unito agli esercizi terapeutici specifici. - I soggetti con una scoliosi severa (oltre i 45°) hanno indicazione chirurgica per correggere la deformità con l’applicazione di barre metalliche.


𝙇’𝙊𝙎𝙏𝙀𝙊𝙋𝘼𝙏𝘼 𝙌𝙐𝘼𝙉𝘿𝙊 𝙄𝙉𝙏𝙀𝙍𝙑𝙄𝙀𝙉𝙀


Fatta eccezione dei casi più severi in cui la competenza è inizialmente medico-chirurgica e poi fisioterapica, l’intervento dell’osteopata è molto utile nel migliorare la mobilità delle articolazioni vertebrali e nel riequilibrare le tensioni a livello delle catene muscolari (che giocano un ruolo importante in questo tipo di patologia) per rendere anche più agevoli ed efficaci gli altri interventi terapeutici.


Personalmente credo sia sempre vincente un lavoro in equipe con altre figure sanitarie come: - il fisiatra che fa diagnosi, da indicazioni e supervisiona l’andamento della terapia; - il fisioterapista che fa svolgere la ginnastica correttiva terapeutica al paziente; - il dentista e il gnatologo che valutano il cavo orale e l’articolazione temporo-mandibolare per assicurarsi che l’occlusione e la deglutizione siano corrette. - altri professionisti sanitari come lo psicologo, l’oculista, l’otorinolaringoiatra e il logopedista che in alcuni casi possono essere molto utili.


Il consiglio è quello di osservare i propri figli e di farli visitare non appena ci sia qualche campanello d’allarme come una spalla più alta, un’asimmetria del bacino, una gamba più corta o l’impressione che la colonna vertebrale non sia rettilinea.


Ricordiamo che prima si interviene e più c’è la possibilità di arrestare e di correggere la patologia, perchè essa può essere trattata e migliorata solo durante la fase di crescita (fino a 20-22 anni per l’uomo e 20-25 anni per la donna). Una volta terminata la fase di maturazione dell’individuo non sarà più possibile modificare la curva della colonna vertebrale se non per via chirurgica.

3 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti
bottom of page