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  • Simone Ferrari D.O.

Osteopatia e BRACHIALGIA⚡️

Aggiornamento: 26 mar 2020


Ti capita mai di sentire il braccio intorpidito o quel formicolio che ti prende tutta la mano o solo alcune dita? Di giorno persiste e anche di notte non ti fa dormire?

CHE COS'È la brachialgia?

La brachialgia è una condizione dolorosa interessante il braccio. Può manifestarsi per la compressione o lo schiacciamento dei nervi spinali, per l'aderenza di tessuto sugli stessi.

La più comune forma di brachialgia è la cervicobrachialgia, che nasce come complicazione di un problema alla cervicale. Dal rachide cervicale inferiore, quindi da C4 fino a C8, partono i nervi spinali del plesso branchiale, che si protendono fino alle dita; per questo motivo il dolore al braccio può facilmente essere collegato a patologie connesse alla cervicalgia.

Quali sono i SINTOMI?

I sintomi della compressione neurale (del nervo o del midollo spinale) comprendono dolore al collo, alla scapola o al braccio: in particolare avvertiamo i comuni sintomi neurologici come l'intorpidimento dell'arto superiore, sensazioni di formicolio e debolezza che arrivano fino alla punta delle dita.

🔺Qual'è la CAUSA di questo disturbo?🔺

I disturbi che possono causare la compressione della radice nervosa e la brachialgia comprendono la stenosi spinale, la malattia degenerativa del disco, un disco intervertebrale sporgente o prolassato, speroni ossei (osteofiti) o spondilosi (osteoartrosi della colonna vertebrale), compressione del plesso brachiale a livello dei muscoli scaleni o compressione a livello del cavo ascellare. In altri casi possono essere presenti delle neoplasie.

🔹In cosa consiste il TRATTAMENTO osteopatico nella brachialgia?🔹

L’osteopatia si rivela un metodo efficace e utilissimo per curare la brachialgia e la cervicobrachialgia, correggendo le disfunzioni meccaniche che, come sopra descritto, sono spesso all’origine di questi dolori.

L'Osteopata, per prima cosa, effettua una diagnosi differenziale per individuare se il problema è riconducibile al rachide cervicale, ad una compressione a livello dello stretto toracico superiore, del cavo ascellare o ad altre zone.

Dopodiché, dopo aver appurato che il caso sia di sua competenza, si procede con il trattamento della zona disfunzionale, per andare a ripristinare la corretta fisiologia delle strutture attraverso tecniche manuali in maniera che la sintomatologia si attenui già dopo la prima seduta e si risolva nel giro di qualche trattamento.


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